La terapia implanto-protesica è oggi il gold standard per compensare la mancanza di più denti adiacenti.
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Quali sono i vantaggi?
I vantaggi di questa terapia sono molteplici: durata nel tempo, procedure indolori e facilità di manutenzione sono le basi per una terapia di successo che è possibile ottenere con gli impianti odierni. Indicativamente, in base al materiale scelto, questo tipo di procedura può essere completata in poche visite dal dentista distribuite nell’arco di pochi mesi.
La procedura può essere spiegata meglio grazie ad un esempio concreto.
Se al paziente mancano tre denti di seguito, la soluzione migliore è inserire due impianti, che verranno successivamente collegati al ponte di tre corone, compensando così la mancanza di denti senza toccare quelli adiacenti.
Quando si prepara un piano terapeutico, il dentista verificherà e spiegherà al paziente tutti i prerequisiti per questo tipo di intervento.
È necessario realizzare un’immagine 3D, valutando la quantità, l’altezza e le condizioni dell’osso in cui si intende posizionare l’impianto.
Inoltre, nel caso in cui alcuni dei prerequisiti per l’impianto non siano soddisfatti, si dispongono una serie di opzioni per la ricostruzione dell’osso nel modo più semplice e più indolore per il paziente.
Il posizionamento dell’impianto avviene in anestesia locale e si ricorre a procedure minimamente invasive per consentire al paziente di tornare alla normale routine poco dopo l’inserimento dell’impianto, con il minimo disagio e minime conseguenze dopo l’intervento.
Una volta posizionati gli impianti, si attende che si integrino con l’osso, processo che in gergo professionale viene definito “osteointegrazione“, che per il paziente è un’esperienza totalmente indolore.
Gli impianti sono avvitati nell’osso e invisibili, e non creano alcun problema nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Dopo la guarigione, il dentista prosegue con regolari procedure terapeutiche e una diligente comunicazione con il tecnico e il paziente.
Quando si parla della componente funzionale ed estetica, è possibile scegliere tra un’intera gamma di materiali.
Quali sono i materiali con cui si realizzano il ponte o la corona?
1. ceramica a base di ossido di zirconio
2. metallo-ceramica (utilizzata sempre meno nella pratica clinica)
3. ceramica integrale
4. vetroceramica
Il dentista ha il compito di spiegare al paziente le caratteristiche e i vantaggi dei materiali con massimo rispetto dei desideri del paziente.
Dopo l’impronta, il paziente viene sottoposto a diversi test, durante i quali, in collaborazione con il tecnico, si discute di colore, caratteristiche individuali e altri desideri del paziente.
Per concludere, con controlli regolari e un’igiene buona, questo tipo di lavoro protesico vanta una lunga durata nel tempo e rappresenta per il paziente la migliore soluzione per compensare la mancanza di più denti adiacenti.