Cos’è la fluorosi?

La fluorosi è un’anomalia nella formazione dello smalto dovuta all’esposizione cronica di fluoruro sistemico a causa dell’eccessiva ingestione di fluoro (> 1,8 ppm); colpisce gli ameloblasti (le cellule che formano lo smalto dentale) durante la formazione dei denti e si traduce in smalto screziato.

Nella sua presentazione più lieve colpisce gli ameloblasti durante la fase di formazione dello smalto e nei casi più gravi può interferire con il processo di calcificazione.

Livelli di fluorosi

La gravità con cui si manifesta la fluorosi dentale varia a seconda della concentrazione e del tempo di esposizione ai fluoruri, dello stato funzionale degli ameloblasti e della predisposizione del paziente stesso. Dal punto di vista clinico, sui denti possono comparire zone opache e puntiformi di ipoplasia o ipocalcificazione. Esistono diversi livelli di fluorosi:

  1. Molto lieve: si manifesta in aree opache più piccole, bianco cartaceo. Sono sparse sulla superficie del dente, ma coinvolgono meno del 25% della superficie, compresi i denti con opacità bianca da 1 a 2 mm sulla punta delle cuspidi.
  2. Lieve: le zone bianche opache sono più estese, ma interessano meno del 50% della superficie.
  3. Moderata: le aree opache interessano più del 50% della superficie dello smalto. Il colore varia dal bianco al marrone bruno.
  4. Grave: l’intera superficie è interessata. Si verifica, inoltre, una perdita di struttura dentale che è evidente in piccole fosse isolate o confluenti.

Quali trattamenti sono usati per trattare la fluorosi?

Tra i trattamenti consigliati nei pazienti con difetti nello sviluppo dello smalto, la prima cosa da fare è dare istruzioni per migliorare l’igiene orale e controllare la sensibilità dei denti.

In caso di macchie leggere e piccole, si può utilizzare una micro abrasione dentale o un’otturazione per nascondere la macchia.

In caso di macchie più scure o più generalizzate si può valutare lo sbiancamento dentale, ma occorre controllare il grado di sensibilità dei denti per verificare se è possibile effettuarlo.

Nei casi più gravi o con elevata esigenza estetica si consiglia il posizionamento di faccette, siano esse in ceramica, zirconio o composito diretto.

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