La ricostruzione dei denti danneggiati da lesioni cariose o da traumi prevede l’utilizzo di materiali estetici d’eccellenza. La rimozione dell’amalgama dentale dal cavo orale viene effettuata secondo protocolli di protezione standard.
La Norvegia, la Svezia e la Danimarca hanno annunciato un divieto di impiego di mercurio, comprese le amalgame dentali, che è entrato in vigore il 1° gennaio 2008.In Italia è ancora consentito l’utilizzo di questo materiale.
Nel nostro studio non è più utilizzata l’amalgama dentale dall’anno 2000. Amalgama Dentale = VELENO LETALE = Vietato per Tutti!
La ricostruzione dei denti danneggiati ha il fine di ripristinare l’estetica e la funzionalità del sorriso. Questo processo si rivela necessario in presenza di carie, rotture, traumi o devitalizzazioni.
Esistono diverse tecniche di ricostruzione dei denti danneggiati:
E’ il dentista a scegliere il metodo migliore di ricostruzione dei denti danneggiati, esaminando a fondo la condizione di salute del paziente e anche il budget a disposizione.
L’otturazione è il metodo più utilizzato per ricostruire i denti, in caso di carie, traumi o altre esigenze. Di solito questa procedura è preceduta dalla pulizia del dente e l’eliminazione del tessuto carico di batteri.
I materiali per ripristinare l’estetica del dente e la sua funzionalità sono diversi: una volta veniva usato l’oro per via della sua resistenza, ma oggi è caduto alquanto in disuso per una questione estetica; i materiali attualmente più diffusi sono la ceramica, l’amalgama di argento o la resina composita, resistenti, durevoli e che garantiscono un aspetto più naturale al dente.
Grazie alle moderne metodologie di anestesia, il paziente non sente assolutamente nulla durante l’intervento in ambulatorio.
Tuttavia, in base alla gravità del problema che si va a risolvere con questo tipo di intervento, ci sono pazienti che affermano di percepire dolore o fastidio appena svanisce l’effetto dell’anestesia. Non sempre accade e spesso il dolore si allevia con dei semplici analgesici.
Sarà il dentista stesso a fornire al paziente tutte le indicazioni per il trattamento di un eventuale dolore dopo la terapia conservativa. Le moderne tecnologie comunque mirano a ridurlo fino a farlo scomparire completamente anche in fase di recupero dopo l’intervento.
Nonostante l’otturazione sia una delle operazioni odontoiatriche più effettuate, comunque non è mai chiaro come comportarsi dopo averne subita una.
Il consiglio è quello di non consumare pasti subito dopo la terapia, in quanto l’anestesia potrebbe essere ancora in circolo e il paziente si morderebbe labbra e lingua arrecando anche gravi danni. Nelle ore successive all’intervento sono sconsigliati i cibi e le bevande calde per non ustionarsi nel caso in cui l’anestesia sia ancora attiva.
Evitare i pasti croccanti è un ottimo accorgimento per evitare di danneggiare l’otturazione. Per qualche giorno è meglio optare per cibi morbidi e cremosi, possibilmente a temperatura ambiente.
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