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Le fasi e i passaggi di un impianto dentale
L’impianto dentale permette di sostituire uno o più denti mancanti in modo efficace e duraturo, inserendo i perni nella mandibola o nella mascella per poi avvitare una protesi dentale.
Questo tipo di intervento richiede un processo ben preciso da seguire, per garantire il successo dell’impianto stesso. Nel caso dell’implantologia a carico differito ci vorranno circa 3 mesi per portare a termine tutte le fasi, mentre con l’implantologia a carico immediato meno di una settimana.
Fase 1. Valutazione dell’impianto dentale da inserire
La prima fase dell’impianto dentale è la valutazione iniziale da parte del dentista. Il professionista esamina la bocca del paziente per valutare la salute dell’osso mascellare o mandibolare, la posizione dei denti adiacenti oppure l’ assenza degli stessi e la conformazione dell’arcata dentale.
Inoltre, il paziente deve fornire informazioni sulle proprie abitudini alimentari, sulla salute generale e sui farmaci assunti.
Questa fase preliminare è essenziale per determinare quale impianto dentale inserire (a carico differito o immediato) e se l’impiantologia dentale è davvero la soluzione migliore per il paziente.
È bene chiedere al dentista un preventivo approfondito, per chiarire quali costi bisogna sostenere includendo: le visite mediche, gli esami di laboratorio e i materiali per la realizzazione dell’impianto dentale.
Fase 2. Pianificazione dell’intervento
La seconda fase è la pianificazione dell’intervento di implantologia dentale.
L’odontoiatra deve eseguire esami diagnostici come radiografie e scansioni TC, per osservare l’osso e progettare l’inserimento dell’impianto in modo accurato.
D’altra parte, alla luce degli esiti, il paziente può farsi un’idea più chiara di cosa aspettarsi dall’intervento.
Fase 3. Intervento di implantologia dentale effettivo
La terza fase è l’intervento chirurgico effettivo.
- Se è prevista una implantologia a carico differito, durante una prima operazione il dentista inserisce gli impianti nell’osso mandibolare o mascellare e la protesi dentali temporanea. Poi, circa due mesi, realizzerà la protesi definitiva.
- Se è invece è stato consigliato un impianto dentale a carico immediato, nel corso di un unico appuntamento il dentista inserisce sia gli impianti sia la protesi dentale fissa.
Fase 4. Guarigione dall’ implantologia dentale
La quarta fase è la guarigione. Nei primi giorni dopo l’intervento, il paziente potrebbe avere dolore, gonfiore e sanguinamento.
Il tempo necessario per la guarigione effettiva dipende dalla posizione dell’impianto e dalla salute generale del paziente. In media, però, si aggira intorno ai sette giorni.
Affinché la guarigione avvenga correttamente, però, il paziente deve seguire in modo scrupoloso le istruzioni fornite dal dentista.
Fase 5. Controllo e manutenzione dell’impianto dentale
L’ultima fase è quella del controllo periodico degli impianti dentali, ogni 6 mesi, attraverso visite e pulizie dei denti presso lo studio del proprio dentista.
Questo è importante per evitare di compromettere la stabilità dell’impianto a causa di infezioni o altri problemi odontoiatrici che potrebbero insorgere col passare degli anni.
Conclusione
In conclusione, l’implantologia dentale richiede fino a un massimo di tre mesi e prevede cinque fasi:
- Valutazione iniziale
- Pianificazione dell’intervento
- Intervento
- Guarigione
- Controllo e manutenzione periodici dell’impianto dentale
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